Al fine di classificare in maniera codificata le attività svolte all’interno di una unità locale esistono molti sistemi di codifica che possono rappresentarle in maniera più o meno specifica ed approfondita. Ad esempio in Sicurezza Alimentare esistono sistemi di codifica utilizzati dal sistema SINTESIS per le imprese che hanno il riconoscimento comunitario, piuttosto che in ambito zootecnico le codifiche che utilizza la Banca dati nazionale delle anagrafi zootecniche.

Gli esempi sopra riportati sono esempi di codifica di “nicchia” ovvero molto specifici per coloro che sono gestori e conoscenti del dominio specifico. Nell’impostare un sistema trasversale dipartimentale anagrafico avevamo quindi necessità di una anagrafica unica che fosse dotata di un sistema di classificazione quanto più universale e genericamente condiviso.

La scelta è caduta sui codici ATECO 2007 dell’ISTAT  che costituiscono un sistema di classificazione universalmente riconosciuto dal sistema delle Camere di Commercio e che costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea Nace Rev. 2, pubblicata sull’Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (CE) n.1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006). Vedi per approfondimenti il link sotto riportato:

(http://www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/ateco-2007)

Come tutti i sistemi di classificazione non sempre riesce a dare risposte concrete a tutti gli aspetti specifici che interessano la Prevenzione Collettiva, anche perché nasce con un taglio di classificazione rivolto al mondo del commercio e delle produzioni e non alla caratterizzazione sanitaria delle merci.

Il codice Ateco è un sistema di classificazione a “livelli” annidati.

Esempio:

Arriva nel nostro utilizzo fino alla sesta cifra di annidamento. Nonostante questo, talvolta non è sufficiente. Ecco quindi che si è sentita la necessità di “personalizzare” questi codici, mantenendo la loro struttura di base, ma ampliando il contenuto con “aggettivazioni” specifiche di un codice già presente nel sistema a cui è stata aggiunta una lettera per ogni sotto codifica stabilita.

Esempio:

Altre codifiche in uso

In particolare questa esigenza di approfondimento si è sentita nell’ambito della Sicurezza Alimentare in mancanza ma talvolta in associazione ad altre codifiche utilizzate a livello nazionale.

In Sicurezza Alimentare sono presenti sistemi di codifica diversi che trattano in maniera ancor più approfondita e specifica il dettaglio delle attività svolte. I sistemi sono stati inseriti e riconciliati al codice ATECO di riferimento e trattano, come da immagine, alcune particolarità che possono essere contemporaneamente presenti all’interno della stessa UNITA’ LOCALE.

In ognuno delle sezioni sopra riportate sono presenti codifiche specifiche che alimentano, al loro inserimento anche il codice Ateco specifico.

La stessa UL vista a livello dipartimentale mantiene per tutti solo la codifica Ateco e non la specificità della SA.

Inserimento di un codice ATECO

Diventa quindi fondamentale conoscere i codici Ateco e saperli ricercare per il loro inserimento. Partendo da una anagrafica qualsiasi già presente sul sistema o importata dall’archivio anagrafico di Camera di Commercio normalmente il codice Ateco è vuoto[1].

Con il pulsante  è possibile avviare la procedura di inserimento di un nuovo codice

A questo punto di attiva una maschera di ricerca sulla tabella di codifica Ateco 2007 di riferimento e che è integralmente riportato in appendice al presente documento.

La ricerca può essere effettuata o attraverso la digitazione anche parziale del codice se conosciuta

O attraverso la ricerca per Denominazione anche utilizzando stringhe parziali attraverso l’uso di carattere Jolly (%)

A volte, se non si trova il codice adeguato si può procedere per con una combinazioni di valori anche in entrambi i campi di filtro:

A volte con la ricerca per denominazione si riesce a capire quale sia il settore di riferimento e da questo ricercando per la sola prima parte del codice si ottiene un elenco completo di tutte le codifiche che attengono alla attività indagata.

Una volta individuato il codice specifico di interesse si procede alla sua selezione e compilando anche la data (conosciuta o presunta) di avvio di quella attività è possibile inserire la codifica con il pulsante aggiungi ATECO.

Questo in sintesi il risultato finale:

N.B. L’operazione può essere ripetuta aggiungendo più codici Ateco per la stessa unità locale in modo da descrivere in maniera codificata tutte le attività svolte.