Governace SISPC

Ultima modifica di Paolo Bruno Angori il 2023/02/16 09:22

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Premessa

La Delibera Giunta Regionale Toscana n. 312 del 11.04.2016 Allegato A Capitolo 5 prevedeva la realizzazione di una Governance Regionale del Sistema articolato in modo da consentire ai livelli di Responsabilità e di Coordinamento Regionali, Aziendali e Professionali di avere un momento di sintesi e di confronto sugli aspetti che riguardano lo sviluppo e la manutenzione evolutiva del Sistema Informativo Sanitario Prevenzione Collettiva (di seguito sistema) che gestisce e può determinare i processi della Prevenzione Collettiva.

Con la DGRT 290/2021 si stabilisce che “La struttura di Governance prevista dalla DGR 312/2016 e resa operativa con il DD 1099 del 30.01.2019 deve essere resa stabile e definita in termini di risorse di personale e di inquadramento organizzativo all’interno delle aziende sanitarie territoriali che gestiscono il sistema. Il sistema informativo nella prevenzione è in grado di approcciare al tema della prevenzione con modalità innovative capaci di regolare il funzionamento del Dipartimento e del personale che vi opera, con un ritorno informativo puntuale e non generico che costituisce l’elemento di gestione e di misurazione delle performance sotto tutti i punti di vista.”

Nel mantenere il concetto della centralizzazione del sistema a livello regionale e della regia che lo governa con una costante attività di ascolto delle istanze territoriali, va certamente rafforzato il ruolo della componente tecnico professionale capace di supportare “...il costante aggiornamento del sistema, l’elaborazione dei dati e la gestione dei flussi, il coordinamento professionale-operativo e la definizione delle procedure organizzative ed informatiche compenetrate l’una all'altra che hanno necessità di avere adeguata e stabile strutturazione con definizione di ruoli rafforzati nella competenza e nel coordinamento interaziendale.”.

Si porta al livello regionale una operatività quotidiana che deve essere capace di dare risposte coerenti alle esigenze degli operatori che erogano le prestazioni all’interno di un contesto definito dai livelli organizzativi e professionali competenti.

Se il Comitato Tecnico Regionale della Prevenzione Collettiva (CTRPC) è il luogo in cui vengono definiti i macro obiettivi e le strategie più idonee ad affrontare i temi della Prevenzione, il sistema di Governace del Sistema Informativo costituisce la “mano operativa” di traduzione e di gestione quotidiana degli obiettivi. L’attività dei componenti del sistema di Governance è quindi molto operativa sotto il profilo della definizione di documenti di sviluppo e progettazione delle funzionalità, valutazione della realizzazione, raccolta delle osservazioni, formazione del personale unitamente alla rivisitazione continua dei manuali d’uso e istruzioni operative.

“Il Coordinamento Regionale Interaziendale quale punto di snodo tra le esigenze della Direzioni Aziendali, di cui si fanno portavoce i Direttori di Dipartimento di Prevenzione in accordo con i Direttori di Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie della Riabilitazione e della Prevenzione, la rete aziendale di supporto e gli esperti regionali delle varie discipline, è in grado di produrre quel necessario confronto tra esigenze di vario genere e soluzioni di sistema (tecnico-organizzative) per gestire i processi e i ritorni di informazione a tutti i livelli di competenza, da quella aziendale e di controllo di gestione a quella del singolo operatore che deve sempre più sentirsi parte di un sistema di cui riesce a vedere il suo risultato all’interno di quello più ampio dell’intera azienda”

Il CRI si rapporta direttamente con il Comitato Tecnico Regionale della Prevenzione Collettiva (CTRPC) che costituisce lo snodo decisionale e operativo dell’intero sistema. Il CRI per gli aspetti specifici e per una valutazione di applicabilità, sostenibilità e correttezza delle soluzioni, si avvale della consulenza di Esperti Regionali di riferimento individuati dalle ASL per le materie della Prevenzione in tema di:

⎯ Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (SPVSA);

⎯ Prevenzione Igiene e Sicurezza nel Luoghi di Lavoro (PISLL);

⎯ Igiene Pubblica e Nutrizione (IPN) ⎯ Medicina dello Sport (MS)

⎯ Laboratori di Sanità Pubblica (LSP)

⎯ Interdisciplinare (Int) per le attività trasversali non diversamente collocabili.

La Rete aziendale di governance, costituita dal Referente Tecnico Aziendale e dalla Rete aziendale di supporto di seguito descritte, costituisce lo snodo operativo del Coordinamento Regionale Interaziendale all’interno delle Aziende, con competenze in grado di dare continuità a quanto definito a livello regionale per la sua sua applicazione e utilizzo. La Rete Aziendale consente di raggiungere e dare supporto in maniera capillare agli operatori che sul territorio si confrontano e utilizzano il Sistema e, interagendo, possono rilevare spunti di miglioramento, adeguamento normativo e implementazione che sono fondamentali alla continua evoluzione del Sistema nel suo complesso.

​​​​​​​Coordinamento Regionale Interaziendale (CRI)

Funzioni e organizzazione

In stretto raccordo con i Responsabili dei Settori Regionali e con i Direttori dei Dipartimenti della Prevenzione e delle Professioni Tecnico Sanitarie presenti nel Comitato Tecnico Regionale della Prevenzione Collettiva, assicura:

1. Il riferimento centrale regionale di governo del Sistema per le decisioni sulla progettazione e realizzazione degli obiettivi di sviluppo ed evoluzione;

2. La partecipazione del Responsabile del CRI al CTRPC per la condivisione degli obiettivi, della progettazione e della programmazione di dettaglio, raccogliendo da questo anche le indicazioni derivanti dalle rispettive Direzioni Aziendali;

3. La programmazione di dettaglio dello sviluppo e manutenzione evolutiva del Sistema per Stati di Avanzamento dei Lavori periodici (SAL) e dell’uso delle risorse finanziarie con il conseguente supporto alla Regione per la valutazione delle rendicontazioni finanziarie trasmesse da Estar;

4. Il coordinamento con il Settore Regionale Sanità Digitale e Innovazione al fine di armonizzare lo sviluppo del sistema a quelle che sono le progettualità, i vincoli e le sinergie che il Sistema della Prevenzione deve sviluppare con i sistemi del SSR;

5. Il coordinamento, nel metodo, dei lavori degli Esperti Regionali di riferimento individuati dalle Aziende USL per la valutazione di applicabilità, sostenibilità e correttezza delle soluzioni con proposte, secondo quanto formulato dai rispettivi gruppi di Esperti, in termini di priorità di sviluppo e manutenzione evolutiva del sistema;

6. Il passaggio della progettualità attraverso l’Articolazione Tecnica Regionale qualora se ne rilevi la necessità per opportuno coordinamento con gli aspetti organizzativi e professionali;

7. La gestione delle funzioni di amministratore regionale del sistema;

8. Un ruolo proattivo di stimolo al gruppo di Esperti Regionali di riferimento nella ricerca delle soluzioni di implementazione del sistema finalizzate ad incidere sull’efficacia e l’efficienza delle unità organizzative della Prevenzione raccordando il sistema con le scelte organizzative e gli obiettivi dati dal CTRPC;

9. La gestione dell’aggiornamento degli operatori che utilizzano il sistema attraverso: a. La formazione di formatori attraverso un processo a cascata della diffusione della conoscenza necessaria all’utilizzo del sistema b. Un servizio di messaggistica con la funzione di aggiornare sulle modifiche del sistema;

10. Il coordinamento dello sviluppo del sistema nel panorama nazionale con particolare riferimento alle integrazioni con i sistemi informativi Ministeriali;

11. La gestione attraverso il Responsabile e in collaborazione con Estar degli aspetti contrattuali verso i fornitori individuati, secondo le procedure individuate in materia;

12. L’accessibilità e fruibilità della base di dati per gli operatori individuati per ogni ASL dal rispettivo Direttore di Dipartimento attraverso il Referente Tecnico Aziendale che, in autonomia e immediatezza, possono utilizzare strumenti di Business Intelligence per lo scarico o accesso online a tutte le strutture di dati (grezzi e consolidati) messe a disposizione nel Data Ware House del sistema, nel rispetto della normativa vigente in tema di Privacy.

I verbali delle riunioni del CRI e dei SAL con i fornitori vengono inviati al CTRPC per garantire allo stesso la verifica puntuale delle attività del coordinamento.

Definizione Obiettivi

Il sistema persegue la standardizzazione e semplificazione del debito informativo. La definizione degli obiettivi generali avviene annualmente in accordo con il CTRPC. Nelle riunioni periodiche del CTRPC viene condivisa la programmazione di dettaglio e le priorità che comportano la continua rimodulazione dei lavori programmati con i fornitori (SAL).

Gli obiettivi individuati diventano elemento di riferimento per tutti i componenti del Coordinamento, ed entrano a far parte, attraverso le strutture organizzative di riferimento dei singoli operatori, della valutazione individuale secondo l’inquadramento contrattuale nelle rispettive Aziende USL.

Componenti

Responsabile Regionale Coordinamento Interaziendale Dott. Paolo Bruno Angori

Sostituto: Dott. Ernesto Bistazzoni

Referente Tecnico Azienda USL Toscana Centro: Dott. Simone Pieroni

Sostituto: Dott. Enrico Chiorazzo

Referente Tecnico Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Ernesto Bistazzoni

Sostituto: Dott. Marcello Navarchi

Referente Tecnico Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Leonardo Di Cesare

Sostituto: Dott. Paolo Petroni

L’organizzazione interna del CRI definirà, nella prima riunione di insediamento, le diverse attribuzioni delle funzioni fra i componenti. I sostituti vengono individuati per le rispettive aziende dai Direttori di Dipartimento di Prevenzione e delle Professioni Sanitarie, tra gli Esperti Regionali di riferimento di cui al successivo § 4. Il sostituto del Responsabile Regionale del CRI viene individuato dal CTRPC tra i tre componenti del Coordinamento stesso.

​​​​​​​Rete aziendale di governance

Risponde alla necessità di avere sul territorio un articolato di punti di riferimento che costituiscano un sistema organizzato per l’applicazione e il supporto al continuo evolversi del sistema e all’informatizzazione dei processi coordinato dal rispettivo Referente Tecnico Aziendale.

Referente Tecnico Aziendale

Il Referente Tecnico Aziendale costituisce l’anello di congiunzione tra il CRI e la rispettiva Rete Aziendale USL di Governance del sistema, con attività dedicata e a tempo pieno. Quale punto di riferimento aziendale, oltre alle attività all’interno del CRI, collabora con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e i Direttori dei Dipartimenti delle varie professionalità, per garantire l’applicazione del sistema a favore di tutti gli utilizzatori, svolgendo quanto necessario a:

● Favorire l’adozione dei provvedimenti organizzativi e di sviluppo del sistema coordinando gli aspetti locali di attuazione e di applicazione;

● Pianificare e gestire la formazione del personale coinvolto;

● Costituire punto di ascolto e di sintesi per l’individuazione di eventuali criticità segnalate dai livelli di responsabilità aziendali coinvolti nell’utilizzo del sistema;

● Svolgere le attività di amministratore di sistema di ASL;

● Coordina la rete aziendale di supporto;

Rete aziendale di supporto

Il Referente Tecnico Aziendale per l’espletamento delle funzioni si avvale della collaborazione di una rete di operatori che contribuiscono all’applicazione del sistema e all’assistenza in loco.

Dedicano all’attività della rete quota parte del debito orario ordinario. Pertanto nella programmazione periodica delle attività svolta dalle strutture organizzative di assegnazione si dovrà tenere in considerazione l’impegno definito per il supporto alla rete aziendale.

Sono soggetti che contribuiscono per l’attività di formazione e supporto specie in fase di avvio di nuove procedure informatizzate.

Si coordinano per le attività con il Referente tecnico Aziendale con il quale condividono la programmazione e le azioni quotidiane di supporto.

​​​​​​​Esperti Regionali di riferimento

Sono individuati in numero 1/2 rappresentanti per ASL e rappresentativi da un punto di vista professionale delle Aree Funzionali del Dipartimento della Prevenzione per le materie di seguito indicate:

⎯ Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (SPVSA);

⎯ Prevenzione Igiene e Sicurezza nel Luoghi di Lavoro (PISLL);

⎯ Igiene Pubblica e Nutrizione (IPN)

⎯ Medicina dello Sport (MS)

⎯ Laboratori di Sanità Pubblica (LSP)

⎯ Interdisciplinare (Int) per le attività trasversali non diversamente collocabili

Vengono attivati secondo le necessità del CRI e coordinati sotto il profilo metodologico dal componente del CRI individuato sulla base di quanto disciplinato nell’organizzazione interna del coordinamento regionale interaziendale. Dedicano all’attività del gruppo di esperti quota parte del debito orario ordinario. Pertanto nella programmazione periodica delle attività svolta dalle strutture organizzative di assegnazione si dovrà tenere in considerazione l’impegno definito per l’attività di Esperto Regionale. Al fine di garantire continuità di azione vengono individuati, dai Direttori di Dipartimento della Prevenzione e delle Professioni Sanitarie delle rispettive aziende, i sostituti dei componenti degli Esperti Regionali designati nel presente atto che verranno resi automaticamente disponibili in caso di assenza del titolare.

Le tematiche oggetto di attivazione degli esperti riguardano:

● Analisi delle criticità emerse dalle segnalazioni dei componenti della rete aziendale e dal sistema di registrazione dei ticket dell’help desk informatico;

● Valutazione dei documenti di analisi e progettazione per lo sviluppo di nuove funzionalità e per la manutenzione evolutiva del sistema proposti dal CRI;

● Ricerca delle migliori soluzioni alle problematiche applicative e di ingegnerizzazione attraverso il Referente Tecnico;

● Valutazione della necessità del coinvolgimento dell’Articolazione Tecnica Regionale competente per qualsiasi aspetto/soluzione che ha impatti sulle competenze e prerogative della stessa;

Lo svolgimento di queste attività è verificabile attraverso la predisposizione di specifici documenti o registrazione sui sistemi di tracciamento dei ticket. Gli Esperti, nello svolgimento delle suddette funzioni possono essere integrati da ulteriori specifiche professionalità reperite sul territorio tra il personale delle ASL per l’analisi e la progettazione di componenti specifici del sistema che richiedono una conoscenza particolare dell’ambito trattato. Le richieste di professionalità specifiche sono formalizzate attraverso il CRI al CTRPC. Gli operatori individuati non possono delegare la propria attività e devo rendicontare il proprio operato all’esperto titolare della funzione.

Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Andrea Dressadore

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Ida Aragona  e Dott. Marcello Navarchi

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Paolo Petroni

Prevenzione Igiene e Sicurezza nel Luoghi di Lavoro

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Enrico Chiorazzo

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Maurizio Canovaro e Dott. Andrea Costagli

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Sara Gallicchio

Igiene Pubblica e Nutrizione

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Bruno Caverni

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Alessandro Barbieri e Dott. David Giachetti

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Di Cesare Leonardo

Medicina dello Sport

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Corrado Lisi

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Pietro Teneggi

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Di Cesare Leonardo

Laboratori di Sanità Pubblica

Contribuisce alla progettazione, messa in produzione e integrazione dei Sistemi informativi di Laboratorio per le componenti comuni e di interoperabilità con SISPC quale sistema delle altre discipline della Prevenzione.

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Perico Andrea

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Cinzia Delucis

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Marco Benedetti

Interdisciplinare

Si occupa dello studio e dell’implementazione delle funzionalità comuni alle varie discipline, di inquadramento generale o che non trovano specifica collocazione in altra disciplina.

In particolare:

  • Implementazione sistema di monitoraggio indicatori LEA;
  • Obbiettivi MES;
  • Sistema di gestione dei Prodotti Finiti;
  • Piano Nazionale Prevenzione;
  • Pianificazione e rendicontazione delle attività per la valutazione delle performance;
  • Privacy e accesso ai dati;
  • Strumenti di supporto alla supervisione professionale;
  • Altre gestioni non diversamente ricollocabili.

Componenti

Azienda USL Toscana Centro: Dott. Massimo Di Giusto

Azienda USL Toscana Nord Ovest: Dott. Maurizio Canovaro Dott. Vincenzo Zummo

Azienda USL Toscana Sud Est: Dott. Di Cesare Leonardo

Organigramma Sistema Regionale di Governance

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Creato da Paolo Bruno Angori il 2019/03/04 08:12
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